Ogni anno circa 800.000 persone si suicidano e oltre 20 milioni tentano di togliersi la vita nel mondo. Forse per questo motivo, il 10 settembre è stata istituita la Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio, un evento che vede più di 100 paesi impegnati in conferenze, dibattiti, marce e iniziative culturali volte a sensibilizzare l’opinione pubblica e diffondere informazioni fondamentali su questa problematica.
La storia e l’impegno globale nella prevenzione del suicidio
Nel 1999 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato il programma SUPRE per la prevenzione del suicidio a livello internazionale, accompagnato dallo studio SUPRE-MISS, che ha coinvolto paesi con alti tassi di suicidio come Cina, Brasile, Sudafrica, Estonia, Svezia e Australia. Nel 2003, a Stoccolma, è stata lanciata la prima giornata mondiale dedicata alla prevenzione del suicidio, promossa dall’Associazione Internazionale per la Prevenzione del Suicidio (AISP) e riconosciuta dall’OMS.
Le campagne, come la celebre “Take a minute, change a life”, sottolineano l’importanza del ruolo delle comunità nella prevenzione, evidenziando come ogni persona possa fare la differenza con un semplice gesto di ascolto e vicinanza.
Perché la prevenzione del suicidio è una responsabilità condivisa
Il suicidio è un fenomeno globale che non risparmia fasce d’età o culture diverse: in alcuni paesi colpisce maggiormente i giovani, in altri gli anziani. Il problema è in aumento e richiede strategie preventive fondate su salute mentale e benessere psico-fisico, volte a ridurre i fattori di rischio.
Ogni membro di una comunità — famiglie, amici, colleghi, insegnanti — può svolgere un ruolo cruciale nel riconoscere segnali di sofferenza e nel sostenere chi si trova in difficoltà. Spesso chi pensa al suicidio spera che qualcuno possa fermarlo con un minimo di attenzione, un minuto dedicato all’ascolto o alla condivisione.
Strategie efficaci di prevenzione del suicidio
Le strategie più efficaci si basano su una combinazione di interventi mirati:
- Sensibilizzazione sociale attraverso campagne educative, eventi pubblici e formazione degli operatori.
- Supporto psicologico accessibile e tempestivo per le persone a rischio, con la creazione di reti di assistenza integrate.
- Promozione del benessere mentale fin dalla giovane età, lavorando su autostima, resilienza e salute emotiva.
- Coinvolgimento della comunità per abbattere stigma e barriere che ostacolano la richiesta di aiuto.
- Monitoraggio e intervento precoce in contesti come scuole, carceri e luoghi di lavoro.
La prevenzione in Italia e dati recenti
L’Italia, pur registrando tassi di suicidio più bassi nella popolazione generale rispetto alla media europea, deve fare i conti con un aumento dei suicidi in carcere e tra i giovani adulti. Nel 2024 il tasso di suicidi nelle carceri italiane ha raggiunto il valore più alto mai registrato con un’incidenza 25 volte superiore a quella della popolazione libera.
Questi dati rafforzano l’importanza di intervenire non solo a livello sanitario ma anche sociale e culturale, migliorando le condizioni di vita, l’assistenza e le opportunità di sostegno.
La prevenzione del suicidio è un tema di vitale importanza che necessita di azioni coordinate e partecipate a diversi livelli. In occasione della Giornata mondiale del 10 settembre, è fondamentale rinnovare l’impegno collettivo per offrire sostegno concreto a chi soffre, promuovere la salute mentale e costruire comunità più forti e inclusive.
Questo articolo ha puramente carattere divulgativo e non può/intende sostituirsi al consulto di un professionista della salute mentale.