Perdere una persona cara lascia un vuoto che sembra insormontabile, ma il lutto non è solo dolore: è un processo naturale di elaborazione che, con il supporto adeguato, porta a una rinascita emotiva.
Questo articolo ti guida attraverso 7 passi psicologicamente fondati per superare il lutto, basati sul modello di Kübler-Ross e approcci moderni come la terapia del lutto e la crescita post-traumatica, aiutandoti a trasformare il dolore in crescita personale e serenità duratura. Ogni passo include strategie pratiche per navigare le fasi del dolore – negazione, rabbia, contrattazione, depressione e accettazione – con pazienza e gentilezza verso te stesso.
Il modello di Kübler-Ross: le 5 fasi del lutto
Il modello delle cinque fasi del lutto, sviluppato dalla psichiatra svizzera Elisabeth Kübler-Ross negli anni ’60 nel suo libro “On Death and Dying”, descrive il processo emotivo naturale che le persone attraversano di fronte a una perdita significativa, come la morte di un caro . Le fasi sono:
- Negazione (“non può essere vero”)
- Rabbia (“perché proprio a me?”)
- Contrattazione (“se cambio, forse torna”)
- Depressione (“non ce la faccio più”)
- Accettazione (“devo andare avanti”)
Queste fasi non sono lineari né universali, ma ondate che si susseguono in modo non sequenziale, aiutando a comprendere che il dolore evolve nel tempo . Questo framework psicologico valida le emozioni fluttuanti, riducendo il senso di anormalità e guidando verso l’integrazione della perdita nella vita quotidiana.
Ma vediamo ora come superare un lutto in 7 passi:
Passo 1: Accetta le tue emozioni senza giudizio
Il primo passo consiste nel riconoscere e accogliere il dolore, la rabbia, la tristezza, la negazione o il senso di colpa senza reprimerle o giudicarle come “sbagliate”. Piangerle liberamente, scriverle in un diario emotivo o parlarne con un amico fidato permette di validare i sentimenti, evitando che si trasformino in somatizzazioni come insonnia cronica, mal di testa o disturbi digestivi. Questo atto di auto-compassione, radicato nella mindfulness, crea le basi per l’elaborazione sana, riducendo il rischio di lutti complicati e favorendo un rilascio graduale delle tensioni emotive accumulate.
Passo 2: Crea una routine quotidiana stabile
Stabilire abitudini fisse, come orari regolari per pasti nutrienti, passeggiate di 20-30 minuti all’aperto e momenti di riposo strutturati, restituisce un senso di controllo perso con la separazione improvvisa. Piccole azioni ripetute, come bere una tisana calmante serale, praticare yoga mattutino o leggere per 15 minuti prima di dormire, ancorano la mente al presente e riducono le ruminazioni ossessive sul passato. Questa struttura favorisce la produzione naturale di serotonina e dopamina, stabilizzando l’umore e prevenendo l’esaurimento emotivo tipico delle prime fasi del lutto.
Passo 3: Connettiti con ricordi positivi
Raccogli foto, lettere, oggetti significativi o aneddoti felici della persona amata per onorare il legame senza idealizzarlo o cadere in rimpianti. Creare un “scrigno dei ricordi” personale, condividere storie con familiari durante caffè condivisi o rivedere video familiari rafforza il senso di continuità e eredità, trasformando il lutto da perdita totale a presenza viva che nutre l’anima. Questa pratica, supportata da studi sulla narrazione terapeutica, aiuta a integrare il defunto nella tua storia di vita, alleviando il vuoto con gratitudine per i momenti condivisi.

Passo 4: Pratica l’auto-cura fisica e mentale
Nutri il corpo con alimentazione equilibrata ricca di omega-3 (come salmone o noci), esercizio moderato come camminate veloci e sonno regolare di 7-9 ore, poiché il lutto esaurisce le risorse fisiche amplificando il dolore emotivo e aumentando il cortisolo. Integra tecniche di respirazione profonda 4-7-8 (inspira 4 secondi, trattieni 7, espira 8) o meditazioni guidate di mindfulness per 5-10 minuti al giorno, che riducono l’iperattivazione del sistema nervoso simpatico e promuovono resilienza cerebrale. L’auto-cura costante previene il burnout e crea spazio mentale per l’elaborazione emotiva profonda.
Passo 5: Cerca supporto sociale e professionale
Non isolarti nel dolore: unisciti a gruppi di supporto per lutti (online o locali), confidati con amici empatici che ascoltano senza consigliare o a familiari stretti per normalizzare il processo e ridurre la solitudine. Se il dolore persiste oltre 6 mesi, interferisce con il lavoro/relazioni o include ideazione suicidaria, una psicoterapia online specializzata offre strumenti personalizzati come EMDR per traumi associati, terapia narrativa o cognitivo-comportamentale, accelerando la guarigione con sedute flessibili e confidenziali. Il supporto esterno valida il tuo percorso e previene lutti prolungati.
Passo 6: Esplora nuove significatività nella vita
Identifica valori personali profondi e scopi rinnovati, impostando piccoli obiettivi raggiungibili come iscriverti a un corso di pittura, fare volontariato legato agli interessi del defunto o imparare una nuova abilità. Questo passo cognitivo sposta il focus dal “cosa ho perso per sempre” a “cosa posso creare di nuovo e significativo”, favorendo la crescita post-traumatica documentata in psicologia positiva, con un aumento di empatia, scopo esistenziale e resilienza. Inizia con liste di gratitudine settimanali per amplificare questa transizione.
Passo 7: Celebra i progressi e sii paziente
Monitora i momenti di serenità emergenti – come sorridere a un ricordo o dormire una notte intera – con un journal dei progressi, esprimendo gratitudine per essi per rinforzare percorsi neurali positivi. Riconosci che il lutto evolve in ondate non lineari, con ricadute normali, e concediti tempo: la vera serenità arriva integrando la perdita come capitolo doloroso ma trasformativo della tua storia unica, spesso entro 1-2 anni. Festeggia piccoli traguardi con rituali personali, come una passeggiata commemorativa, per consolidare la rinascita emotiva.
Come la psicoterapia può aiutarti a superare un lutto
La psicoterapia offre un supporto professionale strutturato per elaborare il lutto, fornendo uno spazio sicuro per esprimere emozioni complesse senza giudizio e interrompendo circoli viziosi di ruminazione o evitamento. Approcci come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) aiutano a ristrutturare pensieri catastrofici (“non supererò mai questa perdita”), mentre l’EMDR è efficace per traumi associati alla morte improvvisa, riducendo flashback e ansia. Sessioni online o in presenza, individuali o di gruppo, normalizzano il processo, insegnano tecniche di regolazione emotiva e favoriscono la crescita post-traumatica, con studi che mostrano una riduzione del 50-70% dei sintomi depressivi entro 6-12 mesi.
Questo articolo ha puramente carattere divulgativo e non può/intende sostituirsi al consulto di un professionista della salute mentale.