Il Ritratto di Dorian Gray, celebre romanzo di Oscar Wilde, è un’opera che affronta il tema del culto della bellezza e della paura della morte, restando di grande attualità anche oggi. La storia narra le vicende di un giovane esteta, Dorian Gray, ossessionato dalla propria immagine e dalla promessa di eterna giovinezza, tema che si intreccia con un racconto profondo sulla psicologia umana e la vacuità dell’apparenza.
La fuga dal tempo e l’illusione dell’eterna giovinezza
Dorian Gray è consapevole della fugacità della vita e della bellezza, ma scelto di evitare l’invecchiamento a tutti i costi. Grazie a un quadro che lo ritrae e su cui si riflettono gli effetti del tempo e dei suoi peccati, Dorian mantiene intatto il suo aspetto giovanile, mentre il ritratto invecchia e si deturpa al suo posto.
Questa ossessione per l’apparenza lo conduce a vivere una vita di piaceri voluttuosi, distaccandosi dalla realtà emozionale e morale. Wilde mette in guardia contro il pericolo di basare l’identità esclusivamente sulle apparenze e sui valori superficiali.
Il mito di Narciso rivisitato da Wilde
Il personaggio di Dorian Gray richiama il mito greco di Narciso, anch’egli innamorato esclusivamente della propria immagine riflessa. Tuttavia, a differenza del giovane greco ignaro della sua condizione, Dorian è consapevole del destino che lo attende e lotta contro il tempo, perdendo progressivamente la propria umanità.
Dorian e Narciso sono due esempi di solitudine voluta e profonda incapacità di instaurare relazioni autentiche con gli altri, intrappolati in un amore egoistico e autodistruttivo.
La psicologia di Dorian Gray: trauma, isolamento e vanità
Dal punto di vista psicologico, Dorian è un individuo che vive in modo egotistico e isolato, incapace di aprirsi e di coltivare rapporti umani profondi. Le sue relazioni sono solo superficiali, e la sua autostima dipende unicamente dall’integrità della sua immagine esteriore, congelata nel tempo.
Il ritratto deteriorato rappresenta la vera immagine dell’uomo, con le rughe dell’anima, le colpe e le ferite interiori. Questa dissociazione tra il viso giovane e la realtà interiore segna un destino tragico di solitudine e autodistruzione.
Il messaggio universale del romanzo
Il racconto di Wilde mette in guardia contro il culto ossessivo della bellezza e il rifiuto della realtà in tutte le sue dimensioni. La vita non può essere vissuta solo in funzione dell’apparenza: è nelle sfide, nelle emozioni e nelle relazioni autentiche che si trova il vero senso dell’esistenza.
Dorian Gray rappresenta l’inevitabile conseguenza di una vita vissuta nell’illusione e nell’inganno, un ammonimento a guardare oltre la superficie per coltivare una bellezza autentica e duratura.
Questo articolo ha puramente carattere divulgativo e non può/intende sostituirsi al consulto di un professionista della salute mentale.