Nella notte tra sabato 26 ottobre e domenica 27 ci sarà il cambio dell’ora. Per alcune persone questo cambiamento porta stanchezza e irritabilità. Con alcuni accorgimenti è però possibile ridurre i fastidi al minimo
Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre avviene il cambio dell’ora. Alle 3:00 le lancette dell’orologio dovranno essere spostate indietro di un’ora, tornando così alle 2:00. Per cinque mesi – per l’esattezza fino al 30 marzo 2025 – le giornate inizieranno e termineranno un po’ prima, con mattine più lunghe e serate più brevi.
Il cambio dell’ora non passa mai inosservato. Non solo perché, nella notte in cui avviene, si guadagna un’ora di sonno (o se ne perde una quando si passa dall’ora solare a quella legale in primavera), ma anche per i suoi effetti sulle abitudini quotidiane e sui ritmi circadiani, ossia l’orologio biologico che regola il sonno e la veglia di ogni uomo.
Che cos’è l’ora legale?
L’ora legale è un sistema che prevede di spostare le lancette un’ora avanti rispetto all’ora solare, con l’obiettivo di sfruttare meglio le ore di luce durante i mesi estivi.
Questa pratica venne adottata per la prima volta durante la Prima Guerra Mondiale in Gran Bretagna, come misura per risparmiare energia, riducendo il consumo di elettricità legato all’illuminazione artificiale.
Durante l’estate, quando le giornate sono più lunghe, l’ora legale permette di estendere l’uso della luce naturale anche alla sera.
Si pensi alla giornata tipo di qualcuno che va a dormire alle 23 e si sveglia alle 7: ebbene, quando d’estate il sole sorge prima di quell’ora, quella persona non sfrutta appieno la luce del mattino. Con l’adozione dell’ora legale, invece, l’ora di luce in più viene spostata alla sera, quando la maggior parte delle persone è ancora sveglia.
Effetti sulla condizione psicofisica dell’uomo: stanchezza, stress, irritabilità
Nonostante i vantaggi economici del cambio dell’ora, molti studi hanno evidenziato che il passaggio dall’ora legale a quella solare può avere effetti negativi sulla condizione mentale e fisica delle persone. Tra i disturbi più comuni ci sono la stanchezza, lo stress e l’irritabilità.
La variazione del ritmo circadiano può infatti provocare una sensazione di affaticamento e mancanza di energia. Anche un’ora di differenza può scombussolare il ciclo naturale del sonno, portando a notti meno riposanti.
L’adattamento al nuovo orario può inoltre essere una fonte di stress per l’organismo, poiché richiede una ricalibrazione del ritmo quotidiano. Le persone che sono già sotto pressione o che soffrono di disturbi del sonno possono sentirsi più vulnerabili nei giorni successivi al cambio dell’ora.
La mancanza di sonno può infine provocare irritabilità, riducendo la capacità di gestire le situazioni quotidiane con la dovuta calma. I cambiamenti nei livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, possono accentuare questo stato emotivo
La regola 3-2-1 per dormire meglio
Fortunatamente esistono alcuni accorgimenti che possono rendere il cambio dell’ora meno fastidioso. Per ridurre gli effetti negativi, gli esperti consigliano di seguire la regola “3-2-1”, una tecnica semplice che aiuta a migliorare la qualità del sonno. Ecco come funziona:
- 3 ore prima di dormire: evitare di consumare pasti pesanti o alcolici. L’apparato digerente ha bisogno di tempo per elaborare il cibo e l’alcol può interferire con le fasi più profonde del sonno, riducendone la qualità
- 2 ore prima di dormire: interrompere ogni attività lavorativa o che richieda un’alta concentrazione mentale. Il cervello ha bisogno di una pausa per rallentare e prepararsi al riposo. Continuare a lavorare fino a tardi può rendere più difficile addormentarsi e causare una maggiore ansia notturna
- 1 ora prima di dormire: Spegnere tutti i dispositivi elettronici, come smartphone, tablet e computer. La luce blu emessa da questi dispositivi può inibire la produzione di melatonina, l’ormone che regola il sonno. In alternativa, dedicare questo tempo a pratiche rilassanti, come la lettura o la meditazione, per favorire un sonno più profondo e rigenerante.
Altri consigli utili per affrontare il cambio dell’ora
Esistono però anche altri accorgimenti che aiutano ad affrontare serenamente il cambio dell’ora. Eccoli:
- Esporsi alla luce naturale: Una volta cambiata l’ora è bene passare del tempo all’aria aperta, soprattutto la mattina. La luce solare è infatti fondamentale per regolare il ritmo circadiano e sincronizzarlo con il nuovo orario
- Limitare i sonnellini diurni: anche se la stanchezza può essere più marcata durante il periodo di adattamento, cercare di evitare lunghi pisolini durante il giorno. Un breve riposo di 10-20 minuti può essere utile, ma un sonno più prolungato può interferire con quello notturno
- Adottare una dieta equilibrata: Il cibo può influire sul sonno. Ridurre il consumo di caffeina e zuccheri nel pomeriggio e optare per pasti leggeri la sera può favorire un sonno più tranquillo
- Fare esercizio fisico regolarmente: L’attività fisica regolare aiuta a migliorare la qualità del sonno. Tuttavia, è importante evitare di fare esercizio nelle ore serali, poiché l’eccessiva stimolazione può ritardare l’addormentamento
Soprattutto gli ultimi due – corretta alimentazione ed esercizio fisico – sono abitudini che ogni persona dovrebbe adottare tutto l’anno e non solo in occasione dei due cambi dell’ora. Aiutano non solo a dormire meglio, ma anche a condurre una vita più sana ed attiva.
Quanto tempo ci vuole per abituarsi al cambio dell’ora?
La capacità di adattamento al cambio dell’ora varia da persona a persona. Tuttavia, in media, il corpo impiega circa una settimana per abituarsi completamente al nuovo ritmo.
Durante questo periodo di adattamento è normale avere difficoltà ad addormentarsi o svegliarsi di notte. Alcune persone possono sentirsi più stanche o irritabili del solito, mentre altre non notano particolari cambiamenti.
Il dibattito sull’abolizione del cambio dell’ora
Negli ultimi anni anche in Europa il cambio orario è stato al centro di dibattiti accesi.
L’Unione Europea ha proposto l’abolizione del sistema di cambio dell’ora, lasciando però, per ora, la possibilità ad ogni Paese di scegliere se mantenere o meno l’ora legale e, nel caso in cui si opti per l’abolizione, la scelta se adottare definitivamente l’orario di quella che era l’ora legale oppure quella solare.
Molti cittadini europei, in un sondaggio condotto dalla Commissione Europea nel 2018, si sono dichiarati favorevoli all’abolizione del cambio dell’ora, preferendo mantenere l’ora legale tutto l’anno.
Tuttavia, la decisione definitiva non è ancora stata presa, e per il momento il cambio dell’ora rimane in vigore.