Affrontare la perdita di un genitore significa attraversare uno dei momenti più dolorosi della vita. Non esistono regole fisse per superare il lutto per un genitore, perché non c’è una formula universale per il dolore. È importante comprendere che questa esperienza non è legata all’età: che ci troviamo in età adulta, o addirittura anziana, il dolore non sarà meno intenso. La sofferenza non si riduce con il passare degli anni, ma dipende da quanto fosse profondo il legame.
La perdita di un genitore ha un significato unico e complesso.
Quando se ne va, con lui scompare una parte di noi: in modo simbolico, anche una parte della nostra identità va via, poiché mamma e papà rappresentano spesso il primo e più sincero legame affettivo della nostra vita. Sono le persone con cui non abbiamo maschere, e che, più di chiunque altro, ci conoscono davvero. Dire addio a un genitore significa anche fare i conti con il bambino che siamo stati, con quella sensazione di protezione e supporto che ci hanno dato per tutta la vita.
Superare il lutto per un genitore è come affrontare una perdita della propria stabilità emotiva. Anche se i genitori sono anziani e bisognosi di sostegno, per noi resteranno sempre la roccia su cui abbiamo imparato ad aggrapparci. È quindi normale provare un profondo senso di vuoto e sentirsi vulnerabili. Non dobbiamo vergognarci della sofferenza e del dolore, né esitare a chiedere supporto quando ci sentiamo persi.
Come riconoscere e affrontare le emozioni del lutto
Riconoscere le emozioni che emergono durante il lutto è il primo passo fondamentale per affrontare questo processo doloroso. È comune sperimentare tristezza, rabbia, senso di colpa, confusione e persino sollievo, e dare spazio a queste emozioni senza reprimerle permette una migliore elaborazione del dolore. Accettare che tali sentimenti siano normali aiuta a non sentirsi isolati o sbagliati, mentre esprimerli con persone di fiducia o tramite attività creative può facilitare la comprensione e il superamento della sofferenza.
Le cinque fasi del lutto secondo Kübler-Ross
La teoria di Elisabeth Kübler-Ross identifica cinque fasi principali nel processo di elaborazione del lutto:
Negazione
La prima fase del lutto, secondo Kübler-Ross, è la negazione. In questa fase, la persona ha difficoltà ad accettare la perdita e tende a minimizzare o rifiutare la realtà dell’evento. Questo meccanismo di difesa temporaneo serve a proteggere l’individuo dall’impatto emotivo troppo forte, consentendogli di raccogliere le energie necessarie per affrontare gradualmente il dolore. Durante questa fase, può prevalere un senso di incredulità e uno stile di pensiero che dice “non può essere vero” o “questo non sta succedendo a me”.
Rabbia
Nella fase di rabbia, il dolore e lo smarrimento si trasformano in sentimenti di frustrazione e ira. La persona può dirigere questa rabbia contro se stessa, gli altri, oppure contro le circostanze che hanno causato la perdita. È un momento in cui si cerca un colpevole, un capro espiatorio da attribuire alla tragedia, come modo per affrontare il senso di ingiustizia e impotenza. La rabbia può manifestarsi anche come irritazione, rancore o desiderio di vendetta, e rappresenta una tappa naturale nel processo di elaborazione del lutto.
Contrattazione
In questa fase, la persona tenta di negoziare con se stessa o con entità superiori, come Dio o il destino, per cambiare il corso degli eventi. I pensieri tipici sono: “Se solo avessi fatto qualcosa di diverso”, o “Se questa sofferenza potesse cessare, prometto di essere una persona migliore”. Questo tentativo di contrattazione cerca di ritardare o posticipare l’accettazione definitiva della perdita, alimentando un senso di speranza illusoria che possa ancora essere evitata o modificata.
Depressione
La fase della depressione si caratterizza per il senso di tristezza profonda, vuoto e perdita di senso della vita. La persona si confronta con la realtà della perdita e inizia un lento processo di accettazione. Si possono manifestare sentimenti di disperazione, solitudine, inattività e perdita di interesse per le attività quotidiane. Questa fase rappresenta un passaggio essenziale nel percorso di elaborazione, consentendo di affrontare il dolore e di prepararsi ad arrivare all’ultima fase, quella dell’accettazione.
Accettazione
Nell’ultima fase, la persona riconosce e accetta la realtà della perdita senza negarla o reprimerla. Questo non significa che il dolore sia scomparso del tutto, ma che si è raggiunta una visione più equilibrata e realistica della situazione. La fase di accettazione permette di ricostruire la propria vita, di trovare nuovi significati e di integrare il lutto nel proprio percorso di crescita personale. È un momento di rinnovata calma interiore e di apertura verso il futuro, anche se il dolore può rimanere presente in modo più controllato.

Come superare un lutto di un genitore
Per superare il lutto è importante adottare strategie concrete come mantenere una routine quotidiana, prendersi cura della propria salute fisica ed emotiva e permettersi di vivere il dolore senza nasconderlo. Attività come scrivere, dipingere o parlare con amici e gruppi di sostegno possono aiutare a rielaborare il trauma. La resilienza si costruisce anche cercando un significato nella perdita e coltivando una visione positiva del futuro, evitando però di forzare il “superamento” prima che il tempo e il processo interiore lo permettano.
Il ruolo del supporto sociale e familiare nel processo di elaborazione
Il sostegno di familiari, amici e comunità svolge un ruolo cruciale nell’elaborazione del lutto. Ascolto attento, presenza empatica e disponibilità a condividere il dolore favoriscono un ambiente sicuro in cui la persona in lutto si sente accettata e meno sola. Offrire concrete forme di aiuto nella gestione delle attività quotidiane e rispettare i tempi e modi di elaborazione dell’altro sono gesti fondamentali per facilitare la guarigione emotiva.
Quando chiedere aiuto professionale: la terapia nel superamento del lutto
Chiedere aiuto a uno psicologo o psicoterapeuta diventa necessario quando il lutto si protrae nel tempo, causando sofferenza intensa e incapacità di riprendere la vita quotidiana. Il supporto professionale aiuta a esplorare le emozioni difficili, a lavorare su eventuali traumi associati e a costruire nuove strategie di coping. La terapia favorisce la costruzione di una narrazione coerente e la rielaborazione del dolore, permettendo di integrare la perdita nel proprio percorso di crescita personale.
Questo articolo ha puramente carattere divulgativo e non può/intende sostituirsi al consulto di un professionista della salute mentale.