Vai al contenuto

Insonnia: cause psicologiche, sintomi e rimedi efficaci con la psicoterapia online

Redazione

L’insonnia colpisce milioni di persone, trasformando le notti in un incubo di pensieri incessanti e giorni in un ciclo di stanchezza cronica. Non si tratta solo di “dormire poco”, ma di un disturbo che mina il benessere psicologico e fisico, spesso legato a cause come ansia, stress e abitudini errate. In questo articolo esploriamo le radici psicologiche dell’insonnia, i suoi sintomi e rimedi pratici, con un focus sulla psicoterapia online, un approccio comodo e efficace per ritrovare un sonno rigenerante senza spostarti da casa.

Cos’è l’insonnia e quando preoccuparsi

L’insonnia è un disturbo del sonno caratterizzato dalla difficoltà a addormentarsi, a mantenere il sonno o da risvegli precoci con incapacità di riaddormentarsi, causando un sonno non ristoratore. Si distingue in acuta (breve durata) e cronica (oltre tre mesi), influenzando circa il 10-30% della popolazione adulta. Preoccuparsi è necessario quando interferisce con la vita quotidiana, causando sonnolenza diurna, irritabilità o declino delle performance cognitive; consultare uno specialista è consigliato se persiste oltre due settimane.

Le principali cause psicologiche dell’insonnia

Le cause psicologiche dell’insonnia includono ansia generalizzata, depressione e ruminazione mentale, dove pensieri negativi impediscono il rilassamento. Lo stress cronico attiva l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, aumentando il cortisolo e bloccando il sonno profondo. Traumi irrisolti o disturbi come il disturbo ossessivo-compulsivo amplificano il problema, creando un circolo vizioso tra veglia ipervigile e stanchezza emotiva.

Come l’ansia e lo stress influenzano il sonno

L’ansia genera un’iperattivazione del sistema nervoso simpatico, rendendo difficile il passaggio al sonno REM e producendo sogni vividi o incubi. Lo stress cronico altera i ritmi circadiani, sopprimendo la melatonina e favorendo la veglia notturna. Questo porta a un’insonnia di mantenimento, dove il cervello rimane in allerta per “minacce percepite”, esacerbando fatica mentale e ridotta resilienza emotiva durante il giorno.

Insonnia e depressione

Insonnia e depressione si influenzano a vicenda: difficoltà a dormire, risvegli precoci o sonno non ristoratore sono tra i sintomi più frequenti dei disturbi depressivi. Dormire poco o male altera l’equilibrio emotivo, riduce l’energia e rende più difficile gestire pensieri negativi e senso di vuoto, contribuendo a mantenere o peggiorare l’umore depresso. Per questo, nei percorsi di psicoterapia è fondamentale lavorare sia sui sintomi dell’insonnia sia sulle componenti depressive (come pensieri auto-svalutanti e perdita di interessi), così da interrompere il circolo che le lega.

Insonnia cronica: trattamento

Quando l’insonnia dura da mesi, compare almeno tre volte a settimana e compromette lavoro, relazioni e benessere, si parla di insonnia cronica e diventa importante considerare un trattamento strutturato. Le linee guida internazionali indicano la terapia cognitivo-comportamentale per l’insonnia (CBT‑I) come trattamento di prima scelta: questo approccio aiuta a modificare pensieri disfunzionali sul sonno, rivedere abitudini dannose (come rimanere a lungo a letto svegli) e introdurre tecniche di rilassamento e regolazione del ritmo sonno-veglia. La psicoterapia, anche online, permette di individuare le cause psicologiche che mantengono il problema e di costruire strategie personalizzate, spesso con risultati più duraturi rispetto ai soli farmaci.

I sintomi dell’insonnia: non è solo “dormire poco”

Oltre alla difficoltà ad addormentarsi, i sintomi includono risvegli frequenti, sonno leggero e sensazione di non riposare, accompagnati da sonnolenza diurna, difficoltà di concentrazione e calo dell’umore. Possono emergere irritabilità, ansia accentuata e compromissione delle relazioni sociali. Nei casi gravi, si manifestano allucinazioni ipnagogiche o impairment cognitivo, segnalando la necessità di intervento professionale.

Conseguenze dell’insonnia su mente, corpo e relazioni

L’insonnia cronica erode la salute mentale aumentando il rischio di depressione e ansia del 40%, mentre sul corpo favorisce ipertensione, diabete e indebolimento immunitario. Nelle relazioni, genera conflitti dovuti a pazienza ridotta e ritiro sociale, creando isolamento emotivo. A lungo termine, accelera l’invecchiamento cerebrale e riduce la qualità della vita complessiva.

Cos'è l'insonnia?

Rimedi pratici: igiene del sonno e abitudini da cambiare

Oltre a terapie cognitivo-comportamentali e, se necessario, trattamenti farmacologici, ecco alcuni efficaci consigli per l’insonnia che possono aiutare a migliorare la qualità del riposo. L’insonnia è un disturbo complesso, ma affrontarla in modo olistico può portare a un sonno più profondo e riposante.

Creare una routine di sonno

Il primo dei consigli per l’insonnia che vogliamo darti è stabilire orari regolari per andare a letto e svegliarsi ogni giorno aiuta il corpo a sincronizzarsi con il ciclo circadiano, favorendo un sonno più stabile.

Limitare l’esposizione alla luce blu

Evitare dispositivi elettronici almeno un’ora prima di coricarsi aiuta a migliorare la produzione di melatonina, facilitando il rilassamento.

Fare attività fisica regolare

L’esercizio fisico riduce l’ansia e favorisce un sonno di qualità, ma è preferibile svolgerlo nelle prime ore della giornata per evitare stimoli serali eccessivi.

Creare un ambiente di sonno confortevole

Un ambiente fresco, buio e silenzioso è l’ideale per dormire bene. Investire in un buon materasso, cuscini comodi e tende oscuranti può fare una grande differenza.

Limitare i pisolini

I pisolini possono aiutare a recuperare energia, ma è meglio limitarli a 20-30 minuti e farli prima delle 15:00 per non compromettere il sonno notturno.

Se i consigli per l’insonnia non bastano

L’insonnia è caratterizzata da una difficoltà persistente nel dormire, che si traduce in sonno di scarsa qualità o insufficiente. Questo disturbo può essere acuto (a breve termine) o cronico (a lungo termine). Le cause dell’insonnia sono molteplici e includono fattori stressanti, problemi di salute mentale come ansia e depressione, cattive abitudini del sonno e condizioni mediche come l’apnea notturna. Ogni individuo è unico, perciò è utile consultare un professionista della salute per personalizzare le strategie e affrontare efficacemente l’insonnia.

Come funziona la psicoterapia online per l’insonnia

La psicoterapia online offre sedute via video da casa, con psicoterapeuti qualificati che adattano il trattamento alle esigenze individuali. Attraverso piattaforme sicure, si esplora l’origine psicologica del disturbo in 45-60 minuti settimanali, monitorando progressi con app integrate. È flessibile, riduce lo stigma e garantisce privacy, ideale per chi ha ritmi intensi o vive lontano da centri specializzati.

I benefici delle terapie cognitivo-comportamentali per il sonno

La terapia cognitivo-comportamentale per l’insonnia (CBT-I) è il gold standard, modificando pensieri catastrofici sul sonno (“Se non dormo, domani fallirò”) e abitudini comportamentali. Studi mostrano un’efficacia del 70-80% nel ridurre i tempi di latenza del sonno, superiore ai farmaci. Online, include moduli su rilassamento muscolare progressivo e restrizione del sonno, portando risultati duraturi senza effetti collaterali.

La CBT-I è il trattamento di riferimento per l’insonnia cronica e si basa sulla modifica di pensieri e comportamenti che aggravano l’insonnia. Le tecniche principali includono:

  • Controllo degli stimoli: favorisce l’associazione tra il letto e il sonno, con consigli come andare a letto solo quando si è assonnati.
  • Restrizione del sonno: paradossalmente, limitare il tempo passato a letto migliora il sonno, stabilendo orari regolari.
  • Igiene del sonno: si compone di buone pratiche come evitare caffeina e alcol prima di dormire e mantenere una routine serale rilassante.
  • Tecniche di rilassamento: respirazione profonda, rilassamento muscolare e meditazione possono ridurre l’ansia e migliorare il sonno.

Quando chiedere aiuto a uno psicoterapeuta

Richiedi aiuto se l’insonnia persiste oltre un mese, interferisce con lavoro o relazioni, o è associata a sintomi depressivi. È urgente se causa incidenti per sonnolenza o ideazione suicidaria. Uno psicoterapeuta valuta tramite colloquio iniziale gratuito, diagnosticando e personalizzando il piano, spesso integrando CBT-I con mindfulness.

Come prenotare una seduta di psicoterapia online per l’insonnia

Per prenotare una seduta di psicoterapia online per l’insonnia con Mymentis il primo passo è compilare un breve questionario sul nostro sito, in cui indichi difficoltà, bisogni e preferenze; richiede pochi minuti e può essere completato anche in forma anonima. In base alle risposte, un sistema di matching seleziona lo psicoterapeuta online più adatto al tuo problema di sonno, permettendoti di fissare un primo incontro gratuito per conoscerlo e valutare se iniziare un percorso insieme. Dopo questo colloquio, se ti senti a tuo agio, puoi prenotare le sedute successive direttamente dalla piattaforma o utilizzando l’app Mymentis, gestendo appuntamenti, videochiamate e pagamenti in modo semplice, flessibile e senza vincoli di durata del percorso.

Se ti è piacuto l'articolo, condividilo

Inizia un percorso di terapia su Mymentis

In Mymentis sappiamo quanto sia importante trovare la persona giusta con cui parlare.

Ti offriamo uno spazio sicuro, con professionisti pronti ad ascoltarti con profonda empatia e rispetto. Potrai esprimerti liberamente attraverso le video sedute, ottenendo tutto il supporto necessario per iniziare a sentirti meglio.