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La Giornata Mondiale della Risata

Redazione


Ogni anno, la prima domenica di maggio, arriva puntuale la Giornata Mondiale della Risata. Lo confesso: fino a qualche anno fa non sapevo nemmeno esistesse. Poi una paziente mi ha raccontato di aver partecipato a una sessione di “Yoga della Risata” nel Parco di Nervi a Genova. “Dottore, all’inizio mi sentivo scema, poi ho iniziato a ridere davvero e sono tornata a casa più leggera.” Da allora, questa ricorrenza mi incuriosisce sempre di più.

Ridere: molto più che una battuta riuscita

La risata, in fondo, è una delle poche cose che ci accomuna davvero. Non serve parlare la stessa lingua: basta una situazione buffa, uno sguardo complice, e il ghiaccio si scioglie. In studio, mi capita spesso di vedere pazienti che arrivano tesi, con la fronte corrugata. Poi, magari per una battuta involontaria (tipo quando mi cade la penna mentre cerco di sembrare serio), parte una risata. E in quell’istante cambia tutto: l’aria si fa più leggera, le difese si abbassano, la terapia prende una piega diversa.

La risata come medicina (seria, ma senza bugiardino)

Non è solo una sensazione: le neuroscienze lo confermano. Ridere abbassa il cortisolo, l’ormone dello stress, quello che ci fa sentire sempre tesi e mai davvero rilassati. Stimola la produzione di endorfine, i famosi “neurotrasmettitori della felicità”. Rafforza il sistema immunitario, migliora le relazioni sociali, favorisce la creatività.

Una volta ho partecipato a un piccolo gruppo di terapia della risata (ero l’unico psichiatra, circondato da insegnanti di yoga e pensionati arzilli): dopo mezz’ora di esercizi apparentemente assurdi, mi sono ritrovato a ridere di gusto senza sapere nemmeno perché. E sono uscito con una sensazione di leggerezza che non provavo da tempo.

Ci sono anche dati solidi: una revisione sistematica recente ha mostrato che le terapie basate sulla risata aiutano davvero contro ansia, depressione, dolore e persino la fatica nei pazienti oncologici.

Insomma, ridere non è solo “una roba da matti”: è una strategia di sopravvivenza.

Umorismo e resilienza: una faccenda seria

Quante volte abbiamo sentito dire che “il riso abbonda sulla bocca degli stolti”? In realtà, chi riesce a ridere nei momenti difficili spesso ha una marcia in più. L’umorismo è una forma di intelligenza, di resilienza. È la capacità di vedere la luce anche nei momenti più bui, di prendersi un po’ meno sul serio e, così facendo, riconquistare un po’ di centratura.

In terapia, la risata diventa uno strumento potente: aiuta a sciogliere le tensioni, crea alleanza, rende possibile parlare anche delle cose più difficili senza sentirsi schiacciati dal peso.

Giornata mondiale della risata: ridere ogni giorno

Non serve aspettare la battuta perfetta o il meme virale. Ridere si può imparare, coltivare, persino “allenare”. Ho visto pazienti che, dopo anni di rigidità, hanno riscoperto il piacere di una risata condivisa semplicemente guardando una vecchia commedia, raccontando un episodio buffo della loro infanzia, o lasciandosi andare durante una passeggiata con un amico.

Personalmente, il mio “esercizio” preferito è ridere dei miei piccoli disastri quotidiani: la volta che ho rovesciato il caffè sulla cartella clinica, o quando ho chiamato una paziente con il nome di mia moglie (giuro, è successo). Sono inciampi che, se presi con autoironia, diventano occasioni per alleggerire la giornata.

Giornata mondiale della risata: una piccola rivoluzione gentile

Ridere, oggi, è quasi un atto rivoluzionario. In una società che ci vuole sempre performanti, impeccabili, “seri”, la risata ci riporta al corpo, alle emozioni, al piacere semplice dell’essere umani.

Celebrare la Giornata Mondiale della Risata non è solo un pretesto per sorridere, ma un invito a riconsiderare la leggerezza come forza, la fragilità come bellezza, la gioia come bisogno autentico.

Quindi, se oggi vi capita di ridere, fatelo senza riserve. E se non vi viene spontaneo, cercate la compagnia di chi sa farlo.

Io, nel dubbio, continuerò a ridere anche fuori tempo. E a consigliare, ogni tanto, una “risata terapeutica” più di una pillola.

Buona Giornata Mondiale della Risata da un medico che, tra una diagnosi e l’altra, non smette di cercare il lato buffo della vita.

Bibliografia
Bennett MP, Zeller JM, Rosenberg L, McCann J. The effect of mirthful laughter on stress and natural killer cell activity. Altern Ther Health Med. 2003 Mar-Apr;9(2):38-45. PMID: 12652882.
Qu L, Cao Y, Wang M, Song D, Huang G. Effects of laughter therapy on improving physical and psychological symptoms among cancer patients: a systematic review and meta-analysis. Support Care Cancer. 2025 Feb 27;33(3):230. doi: 10.1007/s00520-025-09276-1. PMID: 40014214.

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