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Come aiutare qualcuno che ha un attacco di panico

Redazione

Avere un attacco di panico può capitare a chiunque e in qualsiasi momento e quindi è bene sapere come comportarsi in situazioni del genere. 

Cosa puoi fare se un tuo amico sta avendo un attacco di panico? Anzitutto, devi cercare di rimanere calmo e lucido, aiutando il tuo amico con empatia, tatto e comprensione. Rimanere calmo è fondamentale perché puoi trasmetterla all’altro. Restagli sempre vicino durante l’attacco, in modo da farlo sentire al sicuro. Aiutalo a respirare meglio, ad esempio dicendogli di inspirare lentamente e profondamente. Confortalo e rassicuralo con frasi del tipo: “Sono qui per aiutarti, passerà presto”, evitando di fare domande che potrebbero stressarlo. Evita di criticarlo o di minimizzare l’esperienza che sta vivendo, con frasi del tipo: “Calmati! Non c’è nulla di cui preoccuparsi”. Al contrario, riconosci che i suoi sentimenti sono veri e intensi. 

Dopo che l’attacco è passato, domandagli se vuole ulteriore assistenza o se desidera parlare di quell’esperienza, rispettando la sua decisione anche in caso di risposta negativa.

Come aiutare un bambino con attacchi di panico

Quando un bambino vive un attacco di panico, la priorità è offrirgli un ambiente sicuro e rassicurante. I più piccoli spesso non sanno dare un nome a ciò che sentono e possono spaventarsi ancora di più. Mantieni un tono di voce calmo, abbassati al suo livello e spiegagli che ciò che sta provando, per quanto intenso, passerà presto. Puoi aiutarlo guidandolo in una respirazione lenta e regolare e invitandolo a concentrarsi su qualcosa di concreto, come un oggetto familiare o un gioco. Anche dopo l’episodio, mostrati disponibile, ma senza forzarlo a parlarne se non se la sente.

Come aiutare un adolescente con attacchi di panico

Gli adolescenti possono vivere gli attacchi di panico con molta vergogna o paura di essere giudicati. Per questo è importante evitare ogni forma di minimizzazione e mostrare comprensione. Stai accanto a lui senza essere invadente, offrigli frasi rassicuranti e aiutalo a ritrovare il controllo della respirazione. Dopo l’episodio, puoi chiedergli se desidera raccontare cosa ha provato, ma sempre con delicatezza: l’obiettivo è farlo sentire ascoltato e non sotto pressione. Ricordagli che non è solo e che chiedere aiuto è un gesto di forza, non di debolezza.

Come aiutare qualcuno con attacchi di panico a distanza

Può capitare di trovarsi lontani quando una persona a cui teniamo sta vivendo un attacco di panico. Anche a distanza, però, possiamo essere di grande aiuto. Se sei al telefono o in videochiamata, mantieni un tono calmo e guida la persona passo dopo passo: invitala a focalizzarsi sul suono della tua voce, a respirare lentamente e a sedersi o appoggiarsi se possibile. Puoi suggerirle di descrivere ciò che vede attorno a sé, così da radicarsi meglio nel presente. Rassicura continuamente e rimani collegato finché l’episodio non si è calmato, facendo sentire la tua presenza anche se non sei fisicamente lì.

rimedi per l'attacco di panico

Come aiutare una persona depressa con attacchi di panico

Quando una persona soffre sia di depressione sia di attacchi di panico, è fondamentale un approccio ancora più rispettoso e accogliente. Durante il panico, rimani vicino, parla con gentilezza e aiuta a gestire la respirazione senza giudizi. Una volta passato l’attacco, evita frasi che potrebbero farla sentire in colpa o “sbagliata”, e mostra comprensione per la complessità delle emozioni che sta vivendo. Incoraggiala, se se la sente, a rivolgersi a un professionista: un percorso terapeutico può offrire strumenti preziosi sia per i sintomi depressivi sia per quelli legati al panico.

Qual è il rimedio per gli attacchi di panico?

Giunti quasi alla fine di questo articolo, non resta che fornirvi una serie di indicazioni utili sul trattamento e la cura degli attacchi di panico. Così come per gli altri disturbi d’ansia visti finora su questo sito, un rimedio sicuramente efficace è rappresentato dalla psicoterapia.

Tra le tecniche di trattamento più idonee vi è la terapia cognitivo-comportamentale, in cui si cerca di riconoscere e modificare i pensieri irrazionali e le credenze distorte legate agli attacchi. In questo modo, la terapia può aiutare le persone ad affrontare con più efficacia l’ansia e la paura.

Mediante la terapia d’esposizione, invece, l’individuo viene gradualmente esposto alla situazione o all’ambiente temuto, che potrebbe dar vita al panico. In questo modo, con l’aiuto del terapeuta l’individuo impara a familiarizzare con la circostanza temuta, riducendo l’ansia associata.

In alcuni casi si può fare ricorso a trattamento farmacologico, ma nel disturbo di panico i farmaci sono perlopiù utilizzati in combinazione con la psicoterapia e solamente sotto il monitoraggio continuo di un professionista della salute mentale.

Questo articolo ha puramente carattere divulgativo e non può/intende sostituirsi al consulto di un professionista della salute mentale.
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